Beatrice
Bulimia
Riconoscere di avere delle difficoltà è il primo atto di coraggio, chiedere aiuto è il secondo atto di coraggio, lasciarsi aiutare e combattere per stare bene è il terzo atto di coraggio.
La sera del 24 gennaio di un anno fa, dopo l’ennesima abbuffata soggettiva e sensazione di perdita di controllo e dopo l’ennesima serata passata a piangere ho capito che così più non poteva andare.
Sono sempre stata una persona controllata, con una spiccata forza di volontà, una persona che gli altri definirebbero forte e motivata a raggiungere i suoi obiettivi. Avevo passato gli anni dell’università a dire di no davanti ad una fetta di torta o a un cioccolatino offerti e a fare sessioni infinite di palestra. Dove era finita la mia forza di volontà? Quando e come ero diventata così debole?
Dovevo capire cosa mi faceva perdere il controllo, dovevo tornare in controllo, dovevo capire la mia mente, dovevo ritrovare la mia forza di volontà.
Così spinta da una situazione ormai insostenibile e da queste motivazioni scrissi alla dottoressa Gloria. “Sicuramente lei mi aiuterà a capire cosa succede in me e come posso tornare a dire di no ai dolci”, pensavo.
Se avessi perso quei maledetti 3 kg, se fossi tornata ai miei 49 kg, alle ore interminabili in palestra, allora sì che sarei potuta essere di nuovo fiera di me stessa. Solo così mi sarei di nuovo sentita potente. Solo così sarei stata di nuovo felice. Solo così sarei tornata a splendere di nuovo. Solo così avrei trovato un moroso che mi avrebbe desiderato.
Quello che a quel tempo però non sapevo era che la felicità e l’autostima non dipendono da un numero sulla bilancia, da una taglia di pantaloni o dai km che percorri a piedi in un giorno.
Un anno fa tutto questo non lo sapevo e non lo volevo nemmeno accettare.
Oggi, 365 giorni dopo l’inizio della terapia, dopo lacrime, momenti difficili ma anche di gioia (sì perché in terapia si fanno anche bellissime scoperte) io e Gloria ci salutiamo con una Beatrice nuova, felice, consapevole di se stessa, “innamorata” e fiera di se.
Risultato finale?
Sono tornata a brillare, ho imparato ad ascoltare me stessa e a conoscermi, ad affrontare le mie paure, ad accettare i miei stati d’animo e ad amarmi per come sono.
Ho capito che il peso è la cosa meno interessante di una persona, che se ami e vuoi bene ad una persona ti interessa di più che lei sorrida piuttosto che pesi 49kg invece che 53kg.
Che più ti privi di un cibo e più te ne viene voglia e più non riesci a dire di no.
Che non bisogna per forza scalare una montagna o correre 15 km per potersi concedere di mangiare.
Che il corpo si sa regolare da solo se riceve una quantità di cibo sufficiente.
Ho imparato che non bisogna imparare a controllare la mente e il cibo, ma che tutto questo avviene in modo intuitivo.
Che quando il corpo è sazio e non ha voglie represse saprà dire di no davanti ad un dolce, non perché non deve mangiarlo ma semplicemente perché in quel momento non ne ha voglia.
Ho imparato che bisogna fidarsi.
Che Gloria e il suo team sono qui per farci stare di nuovo bene. Che non ci vogliono far prendere peso, ma permetterci di vederci con degli occhi sinceri non offuscati dalle nostre paure.
Che ogni persona è speciale non per come appare ma per la storia che porta con sé.
Affronta questo percorso perché ti permetterà di smettere di lottare contro il tuo corpo e ti insegnerà ad amarti di nuovo, se lo vorrai. Perché è di questo che hai bisogno, di amarti.