Alessia

bulimia

Ho cominciato questo percorso 3 anni fa.

È passato tanto tempo ma ricordo chiaramente pensieri ed emozioni. Ho mandato quella mail con il cuore che batteva all’impazzata e le mani tremanti. Pensavo che non volevo cominciare una terapia, non volevo abbandonare i miei digiuni, rinunciare a dimagrire. Sapevo che qualsiasi psicologo non mi avrebbe permesso di continuare a fare ciò che facevo. Ingenuamente pensavo “scopro quale meccanismo mi causa le abbuffate e poi torno alla mia vita.” Tutto girava attorno a loro.

Come prevenirle, come compensarle. Il mio unico desiderio era eliminarle, poi la mia vita sarebbe stata perfetta. Il mio fisico sarebbe stato perfetto. E con un fisico perfetto avrei potuto finalmente cominciare a chiedere.

Chiedere amore, comprensione, ascolto e protezione. È grazie a quelle abbuffate che per la prima volta ho risposto ad una mia richiesta di aiuto. Forse inizialmente con i presupposti sbagliati, con gli scopi sbagliati ma è stato l’inizio di qualcosa di tanto giusto.

Le abbuffate per assurdo sono state la cosa più facile da eliminare, loro erano soltanto la punta dell’ iceberg. Ho lavorato tanto su di me, per capire e scoprire chi io fossi davvero, cosa mi faceva stare bene, cosa fossi disposta ad accettare e cosa no. Ho cominciato a vedermi, a riconoscermi. E nel tempo stesso a voler essere vista per ciò che ero. Quindi riconosciuta nel lavoro, nelle amicizie, in coppia e in famiglia.

Ho cominciato a capire che chi mi amava, mi avrebbe amata sempre a prescindere dal mio aspetto fisico. Che lo stesso amore che io sapevo dare, non aveva nulla a che fare con la fisicità. Perché non poteva valere anche per me?

Mentirei se dicessi che è stato facile.

Ci sono meccanismi e pensieri così radicati in noi, molti fin da quando siamo bambini, da rendere veramente difficile il loro cambiamento. Situazioni alle quali pensavo davvero non ci fosse soluzione. Ma abbiamo così tante risorse dentro di noi da rendere possibile, anche ciò che a volte, sembra impossibile. Oggi mi guardo, e mi vedo così bella. Il mio corpo è ancora importante, ci tengo a vedermi e sentirmi bene, ma è solo una parte di me. Una parte che richiede la stessa cura e attenzione di tutto il resto. Pensavo che la perfezione mi avrebbe assicurato un posto. Nel mondo, nelle persone. Invece nel tempo, mi ha solo allontanata dalla versione più vera di me. E non c’è cosa più bella, del sentirsi amati, consapevoli che quell’amore è destinato proprio a noi. Alla parte più autentica di noi.

Non c’è cosa più bella di guardarci allo specchio con occhi che brillano di orgoglio.

Per tanto tempo ho desiderato eliminare il disturbo alimentare, tornare ad essere quella che ero prima. Far sparire calcoli, calorie, ossessioni. Oggi non vorrei cancellare nulla. Tutto ciò che vissuto ha contribuito a creare quella che sono oggi. La mia sensibilità, la mia empatia, nascono proprio da lì. Da qualcosa di tanto doloroso, sono riuscita ad arricchirmi.

Ricordo il buio, ricordo che non sai come ci sei entrata. Ti guardi indietro e avanti. È tutto nero. Dopo un po’, smetti di credere che ci sia luce da qualche parte. Ti dimentichi anche la sua forza. Ma affidandoti e fidandoti, con una piccola torcia, puoi cominciare a percorrere quel tunnel. E alla fine farti invadere da tanta luce ritrovata.

È così che mi sento oggi.

Bella, forte e luminosa.

Testimonianze