Te l’avevo già detto che da domani smetto?
Da domani bacchetta magica e tutto d’un tratto ci sarà equilibrio ed armonia e potrò vivere con leggerezza e spensieratezza tutte le situazioni sociali, respirandole a pieni polmoni, senza limiti.
Non avrò più paura del mio giudizio, tantomeno di quello degli altri. Mi sentirò “giusta” così come sono, in tutti i contesti.
Non dovrò più dire che sono stanca e che l’indomani mi dovrò alzare presto per allenarmi o perché dovrò essere super concentrata e produttiva al lavoro e quindi impossibilitata ad uscire.
Chissà quante persone conoscerò e quante opportunità mi darò!
Potrò essere io e brillare dal momento che mi riconosco in tutta la mia bellezza e in tutta la mia particolarità.
Tu te la immagini una Anna libera da questa schiavitù? Da questi schemi auto sabotanti?
Da una ragnatela che mi costruisco e anziché essere casa e’ trappola.
E’ questa la felicità? E’ questo il dono della vita?
Ho sempre creduto nelle favole e mi piace raccontarmi una versione della realtà romanzata.
Non perché abbia paura del dolore ma perché sono scesa più volte nel buio più profondo e ho capito che serve dolcezza, serve provare a comprendere l’incomprensibile e serve amarsi, perDONArsi.
Apprezzare ciò che si ha e ciò che si e’. Li e’ racchiuso il dono della vita.
Penso che non si possa guarire davvero ma si può imparare a gestire, ci si può munire della cassetta degli attrezzi calmanti, si può imparare ad amare e ad amarsi senza misure, senza limiti, senza punizioni. Senza.
E se le vita è’ un dono, il mio prezioso corpo è’ un dono e ho il dovere di amarlo perché e’ vita e ogni giorno mi consente la vita.
Da domani luce pura, basta ombre, basta schemi auto-sabotanti.
Ma perché da domani e non ora? Cosa mi tiene così ancorata al dolore e all’insicurezza, alla frustrazione, all’auto-punizione?
Io sono viva e lo sono adesso.