Mirna, una ragazza a Londra

Cara Mirna,
ti scrivo questa lettera per dirti che mi fa stare tanto male vederti così, triste e sconsolata. Okay, non
sei perfetta, ma nessuno lo è, e non ti meriti di soffrire così per questo motivo. Continui a
rimuginare sul passato, a pensare agli errori che hai fatto, ai tuoi fallimenti, alle volte in cui non sei
stata la persona che avresti voluto essere, alla sofferenza che hai causato senza volerlo alle persone
che ti vogliono bene, ai soldi che i tuoi genitori hanno speso per i tuoi studi e le tue cure, ai soldi
che tu hai buttato per comprare cibo con cui ti ingozzavi per poi vomitare tutto, a tutti i sacrifici che
la tua famiglia ha fatto per te, dei quali non ti senti meritevole e che vorresti ripagare ma non ne hai
la possibilità. E pensi al presente concentrandoti su tutti gli aspetti della tua vita che ti fanno stare
male e che ti rendono triste e frustrata, la tua malattia, il tuo lavoro che non ti soddisfa, la tua
solitudine, il supporto che ancora cerchi in maniera probabilmente esagerata da parte della tua
famiglia, soprattutto la tua mamma. Sei lacerata dai sensi di colpa, ti senti un fallimento, una
persona incapace e senza valore, un mostro spesso. Tutto ciò ti fa stare tanto male, ed usi la tua
malattia come un rifugio, un modo per sconnettere la testa e scappare dal mondo e dalla tua vita. Ti
provoca sensationi di sicurezza e conforto che sono effimere, e quando queste passano ti senti
ancora più triste, fallita, cattiva ed il circolo vizioso continua.
Marta, non puoi cambiare il passato, quel che è stato è stato, è inutile continuare a rimuginarci
sopra, l’unico risultato che ottieni così è che stai sempre male e che ti senti sempre un fallimento,
una delusione, una persona che non si merita di stare bene.
Nel tuo presente ci sono tante cose belle che trascuri ed a cui non pensi perché ti concentri solo su
quelle brutte, quelle che non ti soddisfano e che ti fanno stare male e sentire una fallita. Vivi nella
città dei tuoi sogni, hai una famiglia che ti ama e ti supporta in ogni cosa, amici che ti vogliono bene
e che ti stimano. Il tuo lavoro non ti soddisfa e ti sembra una perdita di tempo, e continui a
paragonarti alle persone che conosci che sono già “arrivate”, che vivono una vita ai tuoi occhi piena
e soddisfacente, e questo ti spinge sempre a pensare di essere un’incapace, buona a nulla, un caso
perso. Ma questo è il fatto, non penseresti mai una cosa del genere se nella tua situazione ci fosse
una tua amica. Perché la tua amica ha valore e si merita stima anche se si trova in una situazione del
genere e tu no? Non ha senso.
Ti senti talmente priva di controllo sulla tua vita, persa e senza direzione che ti butti sul cibo e
l’aspetto fisico perché ti sembrano le uniche cose su cui riesci ad avere un po’ di controllo, quando
invece hai una malattia che te lo ha fatto perdere totalmente. Sei ossessionata dal mangiare sano e
questo ti rende estremamente difficile essere spontanea, ti senti in colpa se non fai esercizio e non
cammini abbastanza. Consumi un sacco di energie mentali pensando a cosa hai mangiato, quando,
come ed a cosa mangerai dopo per fare in modo che la giornata sia “accettabile”. Hai perso o non
sai più fidarti dei segnali che il tuo corpo ti manda, o li ignori per fare in modo di mangiare nel
modo “approvato”. Hai una mentalità “o tutto o niente”, ti senti estremamente a disagio se mangi
qualcosa di ” non consentito” o se mangi di più di quello che tu pensi sia la quantità giusta. Non
sopporti la sensazione di essere troppo piena, quasi ti fa paura. L’intuizione è sparita. Pensi che
siccome il tuo aspetto è l’unica cosa che riesci un po’ a controllare il tuo valore sia collegato
principalmente a quello, e ti giudichi in base a quello. Hai paura dell’effetto che il cibo “sbagliato”
possa avere sul tuo corpo. Non ti fidi del tuo corpo, e tutte queste ossessioni per mantenerti in
salute, la salute te l’hanno fatta perdere. Che senso ha tutto ciò? Questo rapporto ossessivo con il
cibo, il movimento ed il tuo corpo, che tu usi per stare bene, in realtà ti ha fatta ammalare,
fisicamente e mentalmente, e non ti consentono di vivere. Non hai nessun controllo, questa è la
verità. Normali esperienze umane, come assaggiare qualcosa che ti viene offerto (non pianificato),
sentirsi troppo pieni dopo un pasto di festa, ti fanno paura e ti fanno agitare. Hai paura di certi cibi e
li eviti a tutti i costi. Ma che vita è questa? Questo ciclo non è sostenibile e ti sta precludendo
tantissime opportunità di socializzazione e divertimento. Uscire dalla tua routine e dalle tue regole
autoimposte ti crea un’ansia che non è normale.
Gli imprevisti accadono. Le sensazioni di disagio capitano. La vita accade. Non siamo robot, siamo
esseri umani. Il corpo cambia, con l’età, con le esperienze di vita… Vuol dire che siamo da buttare?
Che perdiamo valore? Che senso ha rincorrere una perfezione che non si può raggiungere perché
non esiste?
3 kg in meno non ti renderanno più felice, come 3 kg in più non ti faranno perdere nessun valore…
Ti faranno sentire a disagio? Sì, sicuramente, ma è parte del percorso che devi affrontare per essere
libera, e riuscire ad accettarti.
Marta, è ora di perdonarti. Lo devi a te stessa e lo devi alle persone che ti vogliono bene. Solo così
riuscirai ad andare avanti. Basta piangere sul passato, devi concentrarti sul futuro. Hai fatto errori?
Sì, ma cosa ci puoi fare? Niente, quello che puoi fare ora è cercare di fare meglio da adesso in poi.
È ora di lasciare andare queste ossessioni che ti rendono la vita un incubo e che ti tengono
prigioniera. La vita sana come la definisci tu adesso non è sana per niente, ti divora e ti fa stare
male. Ti illudi che ti stai prendendo cura di te stessa quando invece ti stai solo trattando male, ti stai
punendo per non essere perfetta. Quel pezzo di cioccolata e quella fetta di torta non ti faranno alcun
male, quello che ti farà male sono i pensieri e comportamenti ossessivi che colleghi al cibo ed al
movimento ed i sensi di colpa inutili che ti crei. È energia mentale sprecata. Lasciati andare ed abbi
un po’ di fiducia. Hai paura che lasciando andare le tue regole mangerai solo schifezze e diventerai
un pallone, invece è l’unico modo in cui riuscirai ad essere finalmente libera. Hai bisogno di essere
libera, sei stanca, davvero stanca. Devi imparare ad accettare che non puoi avere tutto sotto
controllo, che la vita è imprevedibile e che va bene così. Perchè punisci il to corpo, la tua casa, e lo
tratti male? Impara a prendertene cura in modo sano e bilanciato, ad ascoltarlo quando è stanco e
quando è affamato. Impara a volerti bene e ad accettare i tuoi difetti. Sii gentile e paziente con te
stessa. Devi farlo, e sai perchè? Te lo meriti, davvero.

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